Un cioccolato minimalista, un artigiano dal rigore scientifico, un premio.
L’8 marzo, alla Stazione Leopolda di Firenze, Marco Colzani, in una delle rare
domeniche lontano dal suo laboratorio di Cassago Brianza, ha ricevuto la Tavoletta
d’oro come Cioccolatiere Artigiano e Sperimentatore, Oscar al cioccolato italiano di
qualità, secondo le valutazioni della “Compagnia del Cioccolato”. La premiazione si è
svolta quest’anno nell’ambito di Taste a Firenze.
Due le tavolette nate nel laboratorio C-Amaro ad arrivare in finale: “Lago di Como
70%” nella categoria Fondenti e “Repubblica domenicana 70%” in quella Cioccolato
d’origine. Un momento di grande emozione per Marco Colzani, un riconoscimento
importante a chi, alle scorciatoie, ha sempre preferito integrità e integralità: partire dalla
fava per portare avanti un’idea di cioccolato essenziale, “puro”, che trova e rivela la
propria origine. Solo fava di cacao e zucchero di canna. Il resto? Un’importante dose di
studio sulla tostatura, la lavorazione e la conservazione del cioccolato. Ed ecco le tavolette
C-Amaro. Niente lecitina di soia, niente aromi e niente grassi “estranei”.
Un cioccolato che è stato definito “da intenditori”, soprattutto perché lo
“scioglimento” non è immediato. E questo prodotto, per molti aspetti “scientifico”, per molti
altri unico e sempre in cerca di un livello ulteriore di bontà, ha avuto il suo momento di
gloria domenica, in un’incantevole giornata fiorentina. “Dalla Brianza con passione” è il
caso di dire.